Dal 2020 BIM obbligatorio per i lavori oltre i 50 milioni di euro

Dal 2020 BIM obbligatorio per i lavori oltre i 50 milioni di euro

Dal 2020 BIM obbligatorio per i lavori oltre i 50 milioni di euro

Dal 2020 scatta la seconda fase di utilizzo del BIM negli appalti pubblici: l’introduzione graduale di questo strumento, così come stabilito dal Decreto Ministeriale n.560 del dicembre 2017, ne prevede l’obbligatorietà dal primo gennaio del prossimo anno per tutti i lavori relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di euro. Il piano di adozione si completerà entro il 2025 seguendo questi step:

  • dal primo gennaio 2021 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro;
  • dal primo gennaio 2022 per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 5,2 milioni di euro;
  • dal primo gennaio 2023 per i lavori relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro;
  • dal primo gennaio 2025 per le opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro.

Queste scadenze dovranno essere rispettate da tutte le stazioni appaltanti, dalle amministrazioni concedenti e dagli operatori economici, a quali spetta l’obbligatorietà di utilizzo di strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.

Il decreto prevede inoltre l’utilizzo di piattaforme interoperabili che facciano uso di formati aperti non proprietari da parte delle stazioni appaltanti ed è definito l’utilizzo dei dati e delle informazioni prodotte e condivise tra tutti i partecipanti al progetto, alla costruzione e alla gestione dell’intervento. Il formato aperto diventa così indispensabile per la buona ottimizzazione dei processi

Per le stazioni appaltanti sono stati inoltre regolamentati il piano di formazione del personale, il piano di acquisizione e di manutenzione hardware e software di gestione digitale dei processi informativi e decisionali oltre alla definizione di un atto organizzativo per il processo di controllo e gestione dei dati e dei conflitti.

Fonte: www.bigmat.it

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